Gli operatori mobili italiani stanno attuando la dismissione della 3G UMTS (tecnologia WCDMA). Vi sono motivazioni tecnico economico alla base di questa evoluzione, anche in vista di una piena implementazione della rete 5G:

  1. La rete 3G ha prestazioni ormai superate dalla rete 4G , in particolare per il traffico a pacchetto, il traffico multimediale, la qualità della comunicazione.
  2. La rete 4G e la rete 5G sono più affini sia dal punto di vista della core network che dal punto di vista dell’interfaccia radio (modalità DSS)
  3. La funzionalità di base della comunicazione vocale viene garantita dal 2G/GSM , che comunque verrà mantenuto in servizio anche per garantire la operatività della miriade di dispositivi ancora 2G attivi nelle reti. La comunicazione vocale nelle reti 4G invece avviene già (nei telefoni abilitati) nella modalità VoLTE (Voice over LTE) che da una maggiore qualità vocale.

Nello specifico quindi lo scenario di sviluppo futuro vede lo spegnimento della rete 3G, il mantenimento della rete 2G per i livelli minimi di servizio,  e della rete 4G nelle bande tradizionali (900Mhz, 1800MHz,2100MHz,2600MHz). L’introduzione della tecnologia 5G avviene  sia nelle bande tradizionali (modalità DSS) , che nelle nuove bande n78 (3.6GHz/TDD  per l’ambiente urbano ad alta densità di traffico), che nella banda 28 (700MHz/FDD  per il livello maggiore di propagazione).